lunedì 6 aprile 2009

La Processione dei Paputi e delle Croci, a Sarno (SA), 10 aprile, Venerdì Santo

La Settimana Santa in Campania pullula di antichi riti religiosi che si tramandano da tempi lontani e costituiscono un filo continuo che ci mette in relazione con un passato remoto.

Tra questi riti, talvolta insoliti, talvolta macabri ma sempre suggestivi, segnalo la processione dei "paputi" che sfilano sorreggendo pesanti croci lignee. I paputi sono dei fedeli incappucciati, aderenti alle confreternite che da sempre celebrano il rituale, rappresentano i trapassati, uomini comuni, che hanno raggiunto la salvezza abbandonando la via del peccato; il termine "paputo"deriva dal latino "pappus", che significa "vecchio".


I paputi, dalle prime luci dell'alba fino alla tarda mattinata del Venerdì Santo, percorrono le vie di Sarno secondo rituali e itinerari stabiliti. Incappucciati e vestiti di tuniche bianche salgono alla Collegiata di San Matteo attraverso il borgo detto Terravecchia, riproponendo l'ascesa di Cristo sul Golgota. Gli uomini incappucciati sono seguiti da fedeli che intonano suggestive lamentazioni sulla passione e morte del Cristo, tramandati oralmente con interpolazioni di sapore popolare.


Il rituale della processione delle croci e dei paputi risale 1200, epoca in cui a Sarno si costituirono le Confraternite religiose che gli diedero inizio. Oggi le confraternite presenti sono 9, quasi tutte contemplano il cappuccio bianco, ad eccezione della confraternita di San Matteo che è caratterizzata dal cappuccio rosso che sta ad indicare il dolore, la sofferenza e il sangue.


Link a video del rituale su YouTube
http://www.youtube.com/watch?v=9M78zoF_SNA
Fonte della foto:

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