Sta per aprirsi l'ultima settimana di spettacoli del Napoli Teatro Festival Italia, iniziativa dal respiro internazionale, che per il secondo anno rende Napoli la capitale europea delle arti teatrali.
Fino al 28 giugno artisi italiani e stranieri sono impegnati a portare lo spettacolo oltre le consuete mura in cui agiscono, oltre il teatro, facendo della città un palcoscenisco. Tra molteplici percorsi, l'arte irrompe in un corpo vivo, tra strade, piazze, chiese e musei, nel sottsuolo e sui tetti dei palazzi, andando incontro al pubblico e rivendicando il suo diritto ad esistere.
Una performance molto particolare è quella del coreaografo argentino Rodrigo Pardo, che fino al 27 giugno porta in scena 'Roof a live movie', spettacolo visibile solo con binocolo e cuffie, dai tetti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli; gli attori-ballerini si muovono infatti negli appartamenti degli edifici circostanti e sui terrazzi di copertura di un ex monastero, rendendo passanti e abitanti inconsapevoli interpreti della rappresentazione.
Quest'anno la Compagnia Europea è diretta da David Lescot per la messinscena di L'Européenne, commedia sui limiti e i difetti dell’Unione. Un workshop sul mito moderno ed europeo del Don Giovanni, diretto da Lukas Hemleb, anticipa la produzione per l'edizione del 2010 della Compagnia.
Il Festival ha stretto un accordo triennale con il Teatro di San Carlo e con il Mercadante Teatro Stabile di Napoli, che impegna le istituzioni culturali nella coproduzione di concerti e spettacoli che proseguono anche oltre il mese di giugno, a Napoli e sul territorio. In collaborazione con il Museo Madre il programma della seconda edizione del Festival si apre ai linguaggi dell’arte contemporanea, con un ciclo di performance che presentano l’incontro tra la pratica artistica e le sperimentazioni teatrali più radicali.
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